Collegio di Verona e chiesa di San Sebastiano. Italia. Provincia di Venezia. Assistenza di Italia.
Rilievo del sito e della chiesa preesistente con indicazione delle proprietà, pianta.
Il disegno illustra la ripartizione delle proprietà nell’isolato entro il quale prende posto la chiesa della Compagnia, indicata come chiesa vecchia. La chiesa e le fabbriche sono delineate da un tratto semplice che non indica gli spessori murari (a filo di ferro). L’interesse principale del disegnatore è rivolto alle proprietà delle fabbriche e dei terreni. La chiesa ha un impianto caratterizzato da navata unica conclusa da un’abside allungata e due cappelle semicircolari per lato. La facciata è arretrata rispetto alla via principale sul fondo di una piccola piazza quadrangolare; un lato è delimitato da un portico (portico del Verlato). Una linea a tratteggio disegna un rettangolo, il cui perimetro attraversa la chiesa, la piazza, la casa d’angolo dei Signori Guagnini, e il cimitero. Si tratta probabilmente dell’area nella quale si pensava di realizzare una nuova chiesa o l’ampliamento dell’edificio esistente.
In alto a sinistra, dall’alto in basso, da sx a dx:
capovolto, iscrizione mutila, Casa del Se[…] […]vegno quale […] arriva sino a[…] canto dell’Iso[…]; verticalmente, Casa nostra compra l’anno 1587 dalli Signori Evangelisti; verticalmente, Casa delli Signori Sereni; diagonalmente, Tramontana, diagonalmente, Sito Nostro; capovolto, Cortili del Lombardo vicino.
In basso a sinistra, dall’alto in basso, da sx a dx:
Casa di quelli dell’Agnola che con più di dieci finestre pigliano lume da un nostro cortiletto et ci danno gran soggettione; verticalmente, Case di altri vicini; verticalmente, Casa et botteghe nostre; verticalmente, entrata di sotto nostro, di sopra non; p. 36 con l’entrata; p. 46; verticalmente, p. 67 1/2.
In alto al centro, capovolto: Intrada.
In alto a destra, dall’alto in basso, da sx a dx: 65; verticalmente, qui sotto è del Bastiani et sopra è nostro; verticalmente, Casa del Signor Girolamo Bastiani sopra quali non si può far disegno alcuno, essendoci da lui stata tolta di mano pochi anni sono; diagonalmente, Levante; verticalmente, p. 85; casetta nostra; verticalmente, p.11; diagonalmente, Sito nostro;
In basso a destra, dall’alto in basso, da sx a dx:
verticalmente, sagrestia; verticalmente, scole nostre; verticalmente, p. 34; verticalmente, chiesa vecchia, verticalmente, longhezza p. 69; verticalmente, Cimiterio, lungo il margine, verticalmente, Strada publica, diagonalmente, porta del collegio, larghezza p. 39 ½ con le muraglie; Casa dei Signori Guagnini che piglia lume sul cimitero, quali si disidera comprare per compimento del sito della chiesa; verticalmente, Casa del Verlato; verticalmente, Portico del Verlato, verticalmente, Piazzetta dinanzi alla chiesa; p. 49, verticalmente, p. 43.
Lungo il margine inferiore, da sx a dx: diagonalmente, Ponente; Strada publica et maestra; diagonalmente, Mezzo di.
L’orientamento delle iscrizioni segue nella gran parte dei casi la forma dei lotti indicati.
Verso: Verona Chiesa del Collegio con alcune lettere inviate al Padre Claudio Aquaviva Generale [secondo Vallery-Radot].
Come si deduce dall’iscrizione incompleta nell’angolo superiore sinistro del foglio, la pianta è mutila. Secondo la pianta, le dimensioni della chiesa (69 piedi di lunghezza e 39,5 piedi di larghezza) risultano superiori di 3 piedi rispetto a VR 364.
Riguardo alla datazione fornita da Vallery-Radot (e avvallata da Marino e Bartoli), il terminus post quem è dato dalla dicitura che indica l’acquisto di una casa nell’isolato nel 1587. Il terminus ante quem, invece, è ricavato dall’iscrizione nel verso, la quale mette in relazione il disegno con alcune lettere inviate a Claudio Acquaviva (+1615), preposito generale dell’Ordine. Secondo Marino e Bartoli le lettere di accompagnamento di Acquaviva, insieme alle proposte e controproposte del Guagnini, sono conservate presso la National Library di Malta (ms 156, Recueil de 311… des Jesuites, pp. 64r-74r). Alcuni documenti conservati presso l’archivio di Stato di Verona (e segnalati da Marino e Bartoli) attestano l’intenzione di incorporare nella chiesa le proprietà dei signori Guarini e Verlato nell’ottobre 1588. Nella stessa data si evidenzia anche il proposito di demolire le cappelle della chiesa, trasferendo alcune delle sepolture in San Fermo. È possibile che tali progetti di ampliamento e modifica della chiesa possano essere legati alla redazione della presente pianta. Secondo Marino e Bartoli, le case Guagnini e Verlato furono demolite nel 1591 in seguito a una richiesta presentata al Magnifico Consiglio della Città.
Vallery-Radot, J., Le recueil de plans d´édifices de la Compagnie de Jésus conservé a la Biblioghèque Nationale de Paris, Roma, Institutum Historicum S.J., 1960, p. 95.
Marino, L., Bartoli, Alberta, I Gesuiti a Verona e la chiesa di San Sebastiano, in, Patetta, L., Della Torre, S., a cura di, L’architettura della Compagnia di Gesù in Italia XVI – XVIII secolo, Atti del convegno, Milano 14-27 ottobre 1990, Genova 1992, pp. 223-228.